MATELICA – Circa 150 persone, giunte da vari centri di Marche, Umbria e della Romagna, hanno preso parte nel pomeriggio di domenica 9 febbraio scorso all’interessante incontro su «Le api e il benessere», organizzato, nella sala conferenze della Fondazione Il Vallato, dal Consorzio apistico provinciale di Macerata e dalla Cooperativa Apicoltori Montani, in collaborazione con il Comune di Matelica, Apiturismo, Api&Benessere, Fondazione Il Vallato. A partecipare sono state le rappresentanze istituzionali locali, a cominciare dal sindaco di Matelica Denis Cingolani, al presidente del Consorzio apistico provinciale di Macerata Alvaro Caramanti, fino al presidente della Cooperativa Apicoltori Montani, Pierluigi Pierantoni, che ha coordinato i lavori. Il sindaco Cingolani ha sottolineato l’importanza delle produzioni di qualità del nostro territorio, tra le quali è di spicco il miele accanto al vino. Grande rilevanza hanno ottenuto le relazioni sull’apiterapia di Laura Cavalli (Api&Benessere di WBA onlus) e sulle straordinarie opportunità offerte, sia pure nel pieno di una crisi ambientale globale, dalle api con il loro lavoro del presidente della World Biodiversity Association Paolo Fontana. Il professor Giacomo Rossi della scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria di Unicam si è invece soffermato sulle eccezionali risorse che possiede la varietà di ape denominata Rotis, sulla quale sta investendo una multinazionale con una pubblicità già in corso nel nord Europa sui potenziali benefici di questo miele (facendo conoscere per altro l’area montana del San Vicino con tanto di immagini). Intanto stanno continuando le ricerche sul microbioma dell’ape e sui probiotici che possono essere sviluppati a beneficio della salute umana. A chiudere l’incontro è stato l’intervento del vescovo mons. Francesco Massara, che ha tenuto ad essere presente, salutando il pubblico e ricordando non solo i benefici del miele, «tanto che io stesso ne faccio largo uso al posto dello zucchero, in particolare di pappa reale la mattina», ma aggiungendo che «il modello dell’ape è un esempio da seguire per ciascuno di noi per tutto il bene che compie in armonia con la natura e a servizio della sua comunità». Al termine della serata sono stati anche consegnati gli attestati ai partecipanti dell’ultimo corso promosso dalla Cooperativa Apicoltori Montani.