Continuano gli appuntamenti con le serate di dibattito di “Divieto di sosta” dell’associazione culturale “Senza Filo” presso la Fondazione “Il Vallato”. Martedì 25 marzo scorso, tra gli interventi musicali di Emanuele Lepore e Bartolomeo Giunti, è stata ospite la campionessa olimpionica di ginnastica ritmica Sofia Raffaeli. Nata a Chiaravalle, è partita dalla Ginnastica Fabriano per raggiungere le vette più alte della sua categoria. Un bronzo individuale alle Olimpiadi di Parigi 2024 e un oro ai Campionati del Mondo 2022.

Tante le domande poste dagli host Andrea Fabbri e Danilo Ciccolessi, tramite le quali l’atleta e la compagna di squadra Anna Piergentili, hanno delineato la giornata tipo di una ginnasta, l’allenamento, il sacrificio, ma anche la passione e la determinazione. «La passione ci aiuta a tantissimo a superare anche quei giorni in cui non riusciamo a dare il massimo» afferma l’atleta, che identifica proprio nella passione quella cosa che è in ogni ginnasta e che la spinge a perseverare e a volere sempre di più. Un ruolo importante nel superamento delle difficoltà è, però, attribuito anche al sostegno esterno, della famiglia e delle compagne di squadra, con le quali si condivide tutto e che dunque possono capire più di chiunque altro. «Sicuramente le amicizie più forti che si creano sono nello sport, perché passiamo molto tempo in palestra e condividiamo qualcosa di veramente molto grande». Sofia, come le sue compagne, ha dovuto iscriversi ad una scuola privata per poter perseguire il suo sogno e concentrarsi sul suo impegno sportivo, spendendo così la maggior parte del tempo in palestra. Nonostante questo, però, la campionessa afferma di non aver avuto difficoltà nello stringere amicizie anche all’esterno del mondo della ginnastica.

La ginnasta ha, inoltre, risposto con molta serenità alla domanda riguardante le differenze fra la sua vita e quella dei suoi coetanei: «Penso che avremo sicuramente tempo di recuperare rispetto ai nostri coetanei. Loro fanno delle esperienze in un campo, e noi in un altro. Non c’è invidia perché ognuno prende la sua strada». La costanza e l’impegno negli allenamenti, rialzarsi dopo una delusione e imparare dai propri errori, insieme all’indiscutibile talento e bravura, sono gli elementi che hanno permesso a Sofia di partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024. «È stata un’emozione unica, dal primo giorno di allenamento alla gara. La finale per me non è stata come speravo, sbagliare alle Olimpiadi non è quello che avrei voluto, ma sicuramente la cosa più bella è stata avere la medaglia, non per me, ma per tutto quello che c’è dietro. Vestire l’azzurro è una responsabilità grande e un’emozione bellissima. Non è da tutti rappresentare l’Italia fuori, io sono consapevole di portare con me tutti quelli che mi seguono e cerco di dare il massimo anche per loro». Il raggiungimento di un’Olimpiade è indubbiamente il coronamento di un sogno, tuttavia la campionessa ritiene di aver ancora molto da dare, e nel suo obiettivo ci sono l’Europeo, il Mondiale e un’altra Olimpiade. La sala gremita di giovani ginnaste, emozionate di incontrare la propria beniamina, è lo spunto per un momento emozionale, in cui Sofia, consiglia al giovane pubblico, di inseguire il proprio sogno, di farsi aiutare dai genitori e di non arrendersi alla prima difficoltà.