L’intervista al presidente Antonio Roversi.
La recente nascita della Fondazione “Il Vallato” e l’attesa per la presentazione dei suoi progetti al pubblico, con un evento pubblico dal 24 al 26 settembre per le vie di Matelica e Braccano , hanno generato tra la popolazione molta curiosità e tante domande. Abbiamo voluto raccogliere i quesiti più diffusi pervenutici e far rispondere in merito il presidente della stessa Fondazione, il prof. Antonio Roversi, docente universitario in pensione del Politecnico di Milano ed ex sindaco di Matelica dal 1995 al 1999.
Presidente, ricapitolando, quali sono gli scopi della Fondazione “Il Vallato”?
Gli scopi fondamentali della Fondazione sono espressi con molta chiarezza nel nostro Manifesto, che invito a rileggere per averne una buona conoscenza. Comunque cercherò di riassumerli in poche parole. Partendo dal presupposto che nella nostra cultura di “montanari” marchigiani, è diffuso un innato senso di modestia insieme ad un certo scetticismo, riteniamo che spesso tendiamo a sottovalutare i nostri punti di forza. Questo vale per il nostro territorio, il nostro patrimonio archeologico ed artistico, i prodotti del nostro territorio, la nostra qualità di vita. Nel contesto sociale che si va consolidando nel dopo Covid questi valori, di cui siamo così ricchi, saranno ulteriormente valorizzati e richiesti. Ma la valorizzazione di tutto ciò passa attraverso dei cambiamenti culturali e di comportamento. È su questo che la Fondazione intende lavorare attraverso l’avvio di una vera e propria nuova comunità sociale e di business, basata su una Scuola aperta a tutte le categorie sociali e di età per rafforzare consapevolezza capacità di comunicazione e tecniche di vendita, oltre ad una serie di incontri e confronti con realtà eccellenti e con l’offerta di qualsiasi forma di tutoraggio per la realizzazione di ogni idea imprenditoriale, che sia coerente con i nostri obiettivi di rafforzamento del territorio.
Era proprio necessario creare una nuova Fondazione?
In effetti la nostra Fondazione, voluta e fondata da Giovanni Ciccolini, imprenditore di successo della nostra Città e ben noto per la sua notevole sensibilità ai fatti sociali del nostro territorio, nel contesto locale è un unicum relativamente ai suddetti obiettivi, alla definizione dei suoi progetti basati sulla Scuola e sulla creazione di una nuova Comunità di affari, alla squadra di collaboratori che la animerà. Fanno già parte integrante del nostro gruppo: professori, imprenditori, personaggi di riferimento nel mondo economico nazionale, che fanno propri, con grande entusiasmo, gli obiettivi istituzionali e questo non potrà che arricchire culturalmente il nostro territorio.
Perché creare una business community e una scuola di marketing? Chi ne trarrà beneficio?
Il tutto per avviare e poi rafforzare il cambio culturale che, come abbiamo già detto in precedenza, è necessario per favorire il definitivo sviluppo ed affermazione delle opportunità presenti nel nostro territorio. Per territorio intendiamo la Sinclinale Camerte da Cerreto d’Esi a Camerino della quale Matelica si pone come centro di riferimento.
Ma ci sono quindi degli obiettivi “politici” dietro a questo nuovo organismo?
Sì, se per politici si intendono obiettivi connessi con la gestione del territorio, cioè della “polis “. No, se per politici si intendono giochi di potere per il controllo delle poltrone locali attraverso le quali si pensa che si possano controllare e gestire le risorse del territorio.
Quando entrerà effettivamente nel vivo l’opera della Fondazione?
Nei giorni del 24, 25 e 26 settembre di Metelis giocheremo e festeggeremo insieme alla cittadinanza la nascita ufficiale della nostra Fondazione e ne illustreremo tutti i contenuti e gli obiettivi nel corso di due incontri formali con autorità civili e religiose, imprenditori, operatori economici e la cittadinanza tutta. La nostra sede che ospiterà sia i supporti operativi della nostra comunità ed in particolare la Scuola è già operativa ed iniziative specifiche prenderanno l’avvio entro il successivo mese di ottobre.
Una mia ultima riflessione personale: dopo i quattro anni ’95 – ’99 da me dedicati a fare il sindaco della città e ad inseguire obiettivi analoghi sono veramente grato a Giovanni Ciccolini di essere stato disponibile ad ideare insieme ad un gruppo di Amici questa nuova iniziativa ed onorato per avermene dato il ruolo di guidatore. Me ne occuperò con dedizione e grande entusiasmo convinto che otterremo risultati evidenti e positivi per l’intero contesto.