MATELICA – Matelica possiede grandi potenzialità in termini turistici ed enologici, ma è fondamentale procedere ad unire le forze investite nella valorizzazione e nella promozione. E’ stato unanime il parere emerso sabato 15 febbraio scorso al momento della presentazione dei lavori degli studenti dell’Executive master in Management dello sviluppo turistico territoriale, promosso da Touring Club Italiano e Fondazione Campus di Lucca, in collaborazione con la Fondazione Il Vallato. Infatti al termine del primo Cantiere di destinazione svoltosi a Matelica, tra giovedì 13 e sabato appunto, i corsisti hanno avuto modo di conoscere storia, luoghi, ambienti, prodotti matelicesi e di redigere, quindi, una simulazione di progetto sul quale lavorare e arrivare alla ‘tesina’ che verrà presentata nel prossimo mese di aprile a Lucca. Infatti, dopo aver soggiornato e mangiato in vari ristoranti matelicesi, assaggiando piatti tipici della tradizione e aver visitato i monumenti del centro storico, la biblioteca comunale e le cantine Pro.Vi.Ma. e La Monacesca, i corsisti, provenienti da mezza Italia, dalla Lombardia al Veneto, alla Toscana, fino alla Campania, hanno approfondito il tema enologico con l’enologo Roberto Potentini e realizzato dei lavori per gruppi con delle ipotesi di sviluppo.

La professoressa Enrica Lemmi, ordinario di Geografia dell’Università di Pisa e da anni impegnata in attività di didattica e ricerca presso la Fondazione Campus di Lucca, ha tenuto a sottolineare che «tutti gli elaborati sono ben fatti e ricchi di spunti, pertanto sono molto soddisfatta. Siamo partiti dal concetto del terroir e del genius loci e abbiamo adottato delle metodiche per la gestione della comunicazione turistica, dando la nostra visione da esterni, una simulazione di un progetto da sviluppare per il nuovo brand Matelica. Da qui si può aprire un dibattito costruttivo e gli elaborati potrebbero diventare i final project per questo obiettivo, per quando verranno presentati a metà aprile a Lucca». Tra le criticità evidenziate di fronte a tanta ricchezza storico-artistica, culturale ed eno-gastronomica, gli studenti hanno messo in luce «la mancanza di consapevolezza diffusa di un’identità territoriale, l’insufficienza del sistema ricettivo e dei servizi per la fruizione di risorse territoriali, la mancanza di personale specializzato, la mancanza di una visione condivisa tra produttori del vino, operatori turistici e istituzioni locali, la concorrenza di destinazioni più note e consolidate, lo spopolamento giovanile». Tra le proposte invece quelle di «coinvolgere un pubblico più giovane attraverso eventi, degustazioni mirate e persino inviti a partecipare alla vendemmia anche dall’estero come esperienza da vivere, la creazione di esperienze digitali coinvolgenti sui social media, creare una narrazione unitaria e autentica del territorio di Matelica e uniformare il racconto su brochure, siti web e social media, offrire un sito web unico e ufficiale per raccogliere informazioni su eventi, cantine e ospitalità». Per tutti c’è da rimboccarsi le maniche e prepararsi a promuovere queste attività già per il tradizionale evento estivo dedicato al verdicchio del mese di luglio, per poi rafforzare il messaggio con la presentazione ufficiale del nuovo brand Matelica a settembre, in occasione della vendemmia.

Posizioni che hanno coinvolto e reso partecipi anche i produttori presenti, tra cui Alberto Grimaldi e Antonio Centocanti, che sono intervenuti in merito. «Questi lavori mettono in luce quello che da tanto tempo auspichiamo – ha dichiarato Antonio Centocanti della cantina Belisario – ossia la necessità di fare squadra ed unire le forze, investendo ognuno con una propria parte per supportare le attività da svolgere insieme e favorire lo sviluppo e la crescita del brand che dalla prossima vendemmia chiamerà Matelica verdicchio». E a questo punto il presidente della Fondazione Il Vallato Antonio Roversi ha posto la domanda: «Come ne usciamo a questo punto, in maniera concreta e pronta a rispondere ad un’esigenza visibile anche da occhi esterni? Noi come Fondazione lanciamo continui stimoli in proposito e siamo pronti ad avviare una fattiva collaborazione».

Il sindaco Denis Cingolani in merito ha ringraziato «la Fondazione Il Vallato per i tanti, continui input che lancia, ma crediamo che lo sforzo potrà seguire solo se, alla base, i produttori dimostreranno coerenza e volontà concreta di lavorare insieme ad un progetto di valorizzazione del territorio. Noi come Comune di Matelica siamo pronti a contribuire e lavorare insieme». Intanto a maggio sulla rivista Touring uscirà un servizio dedicato proprio a Matelica.