La possibilità di creare un albergo diffuso ovvero «un’impresa ricettiva alberghiera situata in un borgo, formata da più case, preesistenti e vicine fra loro, con gestione unitaria e in grado di fornire servizi alberghieri a tutti gli ospiti» è stato il tema dell’incontro organizzato venerdì sera dalla Fondazione Il Vallato presso la sua sede in via Merloni con alcuni imprenditori, tour operator e rappresentanti di agenzie immobiliari. Relatori della serata sono stati tre esperti del settore: Amalia Cardelli, titolare dell’albergo diffuso Le case della Posta di Santo Stefano di Sessanio nell’aquilano, Matteo Baldelli, gestore dell’albergo diffuso Borgo Montemaggiore al Metauro nel pesarese e Alberto Mazzini, funzionario del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Marche. Oltre alle rispettive esperienze professionali raccontate dai primi due, importante è stato l’intervento di Mazzini sull’attuale normativa. Il presidente della Fondazione Il Vallato, Antonio Roversi, da parte sua ha precisato che «tra gli obiettivi che ci siamo prefissati c’è quello di promuovere un turismo che non potrà certo essere di massa, ma di qualità e ben strutturato, cercando di coordinare e fare sinergia sul territorio della Sinclinale Camerte, l’area ricompresa tra Fabriano e Camerino fino ai Sibillini». A tirare le conclusioni della serata è stato il patron della Fondazione, l’imprenditore Giovanni Ciccolini, fondatore della Halley Informatica. «Eventi come quello di stasera hanno una grande importanza – ha spiegato Ciccolini – perché servono a fare informazione ed a mettere in contatto esperti con possibili imprenditori, auspicando di far nascere nuove attività, facilitando l’incontro tra i vari soggetti ed interpreti».