A quasi due mesi dalla presentazione ufficiale, avvenuta lo scorso 6 aprile al Teatro Piermarini, va crescendo tra il pubblico, non solo locale, l’interesse per il “Vocabolario del dialetto matelicese”, scritto dall’ing. Ennio Donati e pubblicato dalla Vydia Editore, con il patrocinio del Comune di Matelica e della Fondazione Il Vallato. Infatti lo scorso venerdì 24 maggio il volume è stato al centro di un importante evento tenuto presso la sala rossa del Comune di Pesaro, in una manifestazione organizzata dall’associazione Agape – Accademia Caffè Letterati d’Italia e d’Europa con l’egida del Comune di Pesaro – Capitale della Cultura 2024. Infatti al termine di un convegno internazionale sul tema “Il valore della poesia nella contemporaneità tra letteratura, arti e psicoanalisi”, dedicato alla memoria del prof. Mario Pazzaglia, autore di una celebre antologia della letteratura italiana, si è svolta una cerimonia di consegna del Premio Agape al nostro concittadino Ennio Donati, proprio per questo volume sul linguaggio vernacolare matelicese.
Invece sabato 1° giugno alla sala consiliare di Civitanova Marche, in piazza XX Settembre n. 93 alle ore 15, il nostro concittadino interverrà quale autore di uno tre volumi selezionati dall’associazione Cento Città per la XV edizione di “Freschi di stampa. Il contributo letterario della nostra regione al patrimonio culturale italiano”.
Il tema centrale dell’incontro sarà la salvaguardia del patrimonio linguistico popolare nelle Marche Centro meridionali con tre volumi in esame: il Glossario dialettale civitanovese (Finis srl) degli storici Mariano Guarnieri ed Antonio Eleuteri, il Vocabolario della parlata fermana (Andrea Livi editore) di Andrea Livi e Sabrina Sollini, quindi il Vocabolario del dialetto matelicese di Ennio Donati. Relatore dell’incontro sarà Agostino Regnicoli, affiancato nel coordinamento dal prof. Maurizio Cinelli.
Certamente altri appuntamenti seguiranno per questo illustre matelicese, che sta invogliando altre persone ad approfondire la conoscenza e quindi la salvaguardia dell’antico linguaggio locale.