Un libro insolito, una fusione tra ricerca storica, libro digitale e progetto per lo sviluppo economico futuro.

Tutto ciò è “Il motore segreto di Matelica. La lunga storia del Vallato della produttività matelicese”, il nuovo volume da collezione di 167 pagine, pubblicato da Claudio Ciabochi Editore in collaborazione con Fondazione Il Vallato, che verrà presentato sabato 14 dicembre alle ore 17 nella sala conferenze della Fondazione Il Vallato, in via Merloni 17/B a Matelica. Il volume, una vera e propria controstoria della città dal 1233 ad oggi, mette in luce gli aspetti imprenditoriali e sociali della città, oltre alla capacità di resilienza del territorio alle varie crisi affrontate.
Un viaggio insolito in uno spazio poco conosciuto dagli stessi matelicesi, che spesso confondono il tracciato del fiume Esino con quello del Vallato, un canale artificiale realizzato per portare acqua a mulini, concerie e gualchiere, che ha trasformato la vita cittadina per secoli ed il modo di pensare dei suoi abitanti, apportando una grande ricchezza ed essendo all’origine certamente di quel genius loci che, solo nel Novecento, ha generato personaggi del calibro del fondatore dell’Eni Enrico Mattei e dell’armatore Carlo Cameli. Attraverso foto anche inedite saranno resi noti luoghi e spazi, in parte ancora accessibili, ma non valorizzati, affrontando così questioni di economia, archeologia (non solo industriale, tra ponti antichi e ruderi romani), ambiente e turismo.
Autori dei testi sono Matteo Parrini, Pietro Masturzo per la storia della realtà ebraica a Matelica, Anna Masturzo, che ha intervistato l’imprenditore Giovanni Ciccolini sulle possibilità di crescita e sviluppo dell’area. «Il nostro racconto sulle radici del Vallato – ha dichiarato Anna Masturzo – è collegato alla memoria storica dei luoghi parte proprio da qui, dal sogno del Fondatore e dalla ricetta di azione della Fondazione, che di certo ci può spingere ad agire per arrestare un declino che, una volta affrontato, non sarà sicuramente insormontabile. Come Fondazione promuoviamo il dibattito culturale, la formazione e le manifestazioni storiche in senso non rievocativo, ma convegnistico, alla scoperta di quelle radici di eccellenza che hanno caratterizzato il territorio e che sono una base per allargare il contesto ad un ambito internazionale. Una avanzata idea del fondatore è quella della creazione di un piccolo centro di ricerca di eccellenza, per trattare in loco le competenze qualificate e favorire uno sviluppo industriale di nuovo tipo, strettamente legato al progresso tecnologico».