
MATELICA – «Matelica non manca di opportunità, è timida!». Così ridendo Riccardo Lombardelli del Doppiatore Marchigiano ha presentato la cittadina al pubblico, invitando i giovani, insieme al suo amico e compagno di avventura Alberto Barabucci, a non abbandonare la propria terra di origine, a non lasciarsi attrarre da quelle facili promesse e sogni di gloria che «finiscono come un mio amico in un contratto da grafico a Milano per 1.380 euro, quando solo di affitto ne pagava 800. Ma credete che dalle nostre parti non si trovasse lo stesso contratto? Bisognava per forza andare a Milano?».

Il Doppiatore Marchigiano, ospite della Fondazione Il Vallato, per la prima volta al Teatro Piermarini ha fatto registrare il tutto esaurito e tra il pubblico tanta gente anche dei paesi vicini. Il tema della serata “Jimo via?” è stato sviluppato accuratamente con delle riflessioni serie, al di là delle scroscianti risate provocate dai due simpaticissimi protagonisti sul palco, anche attraverso una serie di domande poste con eccellente bravura dalla blogger Daniela Zepponi dell’associazione Help SOS Salute e Famiglia odv. Il bel pomeriggio, introdotto da Anna Masturzo della Fondazione Il Vallato, è servito a spiegare il lavoro condotto negli ultimi due anni sulle ragioni che spingono i ragazzi a lasciare l’entroterra, nonostante le offerte di lavoro esistenti. Le ragioni, sorprendenti e non pienamente conosciute dalla popolazione, forse neppure dai genitori, verranno illustrate venerdì 21 marzo dalle ore 21 nella sala conferenze della Fondazione Il Vallato dal prof. Gabriele Morettini dell’Università Politecnica delle Marche (“Analisi e commento dei dati”) e dal prof. Fabiano Compagnucci della Gran Sasso Science Institute (“Esame di un caso di studio”). Nel frattempo il tema, fondamentale per il futuro socio-economico, demografico e formativo (le scuole avranno un valore di altissimo livello sulle competenze che verranno richieste nel prossimo futuro), è stato lanciato dal palco del Teatro Piermarini tra gli applausi del pubblico che ha invaso la struttura. I due ragazzi di Tolentino, dal marzo 2018 divenuti per tutti il Doppiatore Marchigiano, hanno parlato della loro storia personale, di quando da giovani venivano presi in giro «da certi fighetti che mo’ vanno dicenno: oh io so’ amico de lu Doppiatore Marchigianu», spiegando anche le ragioni che li hanno portati a partecipare all’evento della Fondazione Il Vallato («nojantri non jimo da per tuttu, jimo solo do’ ce piace e potimo dì che cosa, qui ce simo venuti perché stu Vallatu penseamo che era ‘n fossu») e soprattutto perché hanno deciso nel tempo non solo di restare, ma di difendere e promuovere il territorio di appartenenza, a guardare ad un futuro «dove non so’ io che vo a Milano, ma do’ Milano vene da nojandri, perché quillu che ci aimu lo doimo solo fa’ apprezza’ perché vale de più».

Tanti i video presentati: da Lisetta (la regina Elisabetta) alla lite di condominio tra Trump e Zelensky, fino alla semiseria presentazione fatta alla Bit di Milano per la Marca di Camerino. Non è mancata poi una gag fuoriprogramma con due ragazzini e un adulto chiamati sul palco a fingere di parlare del tema del giorno, con la voce sotto di Riccardo Lombardelli. Un’eccellente serata che apre all’incontro serio di venerdì prossimo, di grande interesse per tutti i comuni tra Camerino e Fabriano.

Prossimo appuntamento della serie, martedì 25 marzo alle ore 18, sempre alla Fondazione Il Vallato, con la campionessa olimpionica Sofia Raffaeli della Ginnastica Fabriano.
