Davvero un bell’incontro con confronto di idee quello svoltosi sabato 29 giugno scorso nella sala conferenze della Fondazione Il Vallato, dove nonostante il caldo e la concomitanza con la partita di calcio della nazionale di calcio, si è tornati a parlare di temi culturali e della valorizzazione del primato locale di aver portato, tra i primi in Italia e in Europa, la stampa a caratteri mobili.
In occasione infatti della presentazione degli atti del convegno della seconda edizione di Matelica 1473 da parte dell’editore Claudio Ciabochi, l’archeologa e paleografa Luchina Branciani ha presentato il nuovo testo, edito dalla Lumen, sul fondo pergamenaceo dei secoli XV-XVIII della famiglia Maccafani di Pereto, conservato a Matelica e per la prima volta studiato nel 2017 (grazie ad una collaborazione nata tra gli storici locali Matteo Parrini e Massimo Basilici) e quindi tradotto, riuscendo a raccogliere tante informazioni utili alla ricostruzione storica dell’area abruzzese del territorio della diocesi marsicana e area regionale abruzzese sino alla diocesi di Lanciano, e di tante relazioni esistenti al tempo tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli, tra Roma e Napoli, attraverso personaggi famosissimi dai papi Eugenio IV, Pio II e Leone X e diplomatici come Pietro Bembo. Molto interessante e ben fatta anche la Pereto e Matelica unite dalla storia ricostruzione storica e di ricerca proposta dallo storico locale Massimo Basilici. All’incontro hanno preso parte anche la responsabile dell’Archivio storico diocesano di Fabriano – Matelica Martina Cerioni, che, reduce del successo dei 30 anni del Palio di San Giovanni Battista a Fabriano, ha illustrato il tanto lavoro in corso per il recupero documentale nei centri di Fabriano, Matelica e Sassoferrato, oltre che, per la prima volta rispettivamente nelle vesti di sindaco e di assessore alla Cultura, di Denis Cingolani e Barbara Cacciolari, che hanno invitato ad intessere sempre più relazioni culturali tra centri anche lontani, che stimolino la ricerca e la valorizzazione culturale.
Un saluto al pubblico per presentare il progetto Roti è stato quindi fatto dalla presidente dell’OdV Roti Maria Cristina Mosciatti. Anna Masturzo della Fondazione Il Vallato ha invece preannunciato il grande evento del prossimo 29 settembre, che vedrà a Matelica l’organizzazione di un convegno sulla diffusione dei testi religiosi nei primi anni della stampa, con stampa anastatica dell’incunabolo del Cornazzano, edito nel 1473, e partecipazione, già confermata, del giornalista e storico Giovanni Maria Vian e del vice prefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano, Mons. Francesco Braschi. La serata si è chiusa con il proposito che possano avere seguito iniziative come queste che uniscono centri come Matelica e Pereto, finora uniti solo dalla “leggenda” che i conti Ottoni fossero originati del castello di Pereto, tramite la famiglia Da Ponte. Oggi tutti sappiamo infatti che a Matelica è custodito un importante archivio che racconta la storia di un angolo di Abruzzo.