Un incontro dedicato agli oltre 200 imprenditori del territorio

“Il distretto alimentare della Sinclinale Camerte: le potenziali sinergie” è il titolo dell’incontro pubblico che si svolgerà venerdì 18 novembre a partire dalle ore 17.30 presso la Sala Conferenze della sede della Fondazione Il Vallato in via Aristide Merloni 17/B. Ad intervenire saranno il prof. Mario Baldassarri, presidente Istao (“La forza sinergica del distretto”), la dott.ssa Francesca Severini, responsabile del settore Agricoltura della Regione Marche (“Le strategie di aggregazione del settore agroalimentare della Regione”), la dott.ssa Giuliana Porrà, sindaco di Altidona e responsabile dell’accordo agroalimentare della Valdaso (“Il caso Valdaso”), il presidente del Centro Studi Luglio ’67 Raimondo Turchi (“Il progetto della candidatura Unesco del paesaggio vitivinicolo della Sinclinale Camerte”), il prof. Antonio Roversi, presidente della Fondazione iI Vallato (“Le potenzialità della nostra area”). Invitate a prendere parte sono le rappresentanze delle tante aziende del territorio, non solo del settore agroalimentare, ma anche degli altri settori. «Da tempo – ha dichiarato il presidente Roversi – stiamo valutando l’opportunità di un ipotetico distretto di eccellenza agroalimentare localizzato nel territorio della Sinclinale Camerte, dove sono già presenti ed operanti con successo numerose aziende appartenenti ai vari settori dell’agroalimentare (vino, pasta, miele, sottoli, prodotti ittici, produzione di pizze surgelate, salumi con diverse e molto note tipicità, produzione di legumi e zafferano) e non solo. Tutto questo coinvolge già svariate centinaia di addetti diretti e dell’indotto per un fatturato complessivo annuo rilevante dell’ordine ormai di cento milioni di euro. I successi di queste aziende sono rilevanti a livello mondiale e soprattutto si collocano tutti su livelli di eccellenza come è coerente con il miglior aspetto del “made in Italy”. L’obiettivo della Fondazione è di stimolare attività sinergiche tra queste aziende protagoniste vincenti, ma in buona sostanza tutte caratterizzate da problemi dimensionali che non consentono loro un completo successo pari alle loro potenzialità. Riteniamo pertanto che per raggiungere questo obiettivo bisogna favorire la conoscenza degli enormi risultati conseguiti da decenni dai distretti italiani industriali che rappresentano il vero punto di forza del Paese. Questa sarà pertanto la prima di una serie di iniziative che la nostra Fondazione ha deciso di assumere per sensibilizzare al tema imprenditori, pubblici amministratori, opinione pubblica e favorire l’avvio di questo processo di costruzione consapevole dei distretti, mutuato dal mondo industriale, al mondo enogastronomico ed agricolo».