Un misto di sorpresa, commozione e gioia colpisce chi legge il bel libro “Il ‘nuovo’ gioco del mondo in Colombia” della matelicese Loredana Corrieri, pubblicato nelle scorse settimane in Colombia e ora in Italia. Tutto ciò perché in 166 pagine, scritte in terza persona con un lessico chiaro e uno stile coinvolgente, racchiude tutta la sua passione ed il desiderio di andare incontro al prossimo. Un’avventura, quella che viene narrata, lunga ad oggi 53 anni, molto più di una carriera lavorativa, segnata dal desiderio evidentemente di sapersi mettere in gioco, ma non certo per vanagloria, ma semmai per essere di sprone e dare un esempio a chi pensa che certe azioni e battaglie non abbiano senso, che c’è un destino già scritto e chi nasce nella miseria non potrà mai cambiare la sua esistenza. Un profondo forte messaggio cristiano, pieno di speranza, pervade tutto il testo, portando alla certezza che, a Dio piacendo, ognuno è artefice della propria sorte e le buone azioni portano frutto già in questa vita. Loredana, classe 1946, si racconta in pieno, con il suo spirito indomito, cresciuta insieme alle sue due sorelle Augusta (Lilla) e Anna Maria, in una famiglia dove non le è mancato nulla, amando la natura, la libertà, gli spazi aperti, a 18 anni con un fucile e una licenza di caccia oppure alla guida di una Vespa in jeans, cose davvero inusuali per le ragazze dell’epoca. La vera storia del libro inizia però con il suo primo lavoro in Colombia, dove arrivò seguendo i consigli dell’altrettanto indomita suor Gabriella Piccinini, religiosa dell’Istituto Lega Suore della Sacra Famiglia, che lavorava all’ospedale San Sollecito di Matelica. Tra i bisognosi di Cartago, Loredana iniziò nel 1972 la sua opera assistenziale, che ha continuato nel tempo, accrescendola, nonostante il suo crescente impegno professionale in banca a Roma. Nei ritagli di tempo questa illustre matelicese ha anzi fatto in modo che le bambine orfane, abbandonate o in difficoltà, potessero essere istruite e cresciute in un centro idoneo, la casa di Sant’Anna, un tempo edificio fatiscente, ma che, poco a poco, con dedizione e cura, iniziò a rifiorire. Per fare di più ha fondato l’associazione Arcoiris onlus, ha raccolto fondi qua in Italia con attività di beneficenza e vi ha portato anche alcune ragazze, che oggi qui sono sposate e vivono felici. Dalle prime alunne recuperate dalla strada si è arrivati ad oltre cento giovani e, pagina dopo pagina, si arriva a sorridere della bellezza di quest’opera eccezionale, che merita di essere conosciuta e divulgata. Non a caso questo libro, così prezioso per contenuti e messaggi, è stato sollecitato anche dalle monache Clarisse della Beata Mattia e sabato 29 marzo verrà presentato al pubblico. Perché anche solo leggerlo, specialmente di questi tempi, genera emozioni che fanno bene all’anima.
53 anni di storie a lieto fine nel libro di Loredana Corrieri
6 Mar, 2025 | 0 commenti