Edizione zero della Fondazione: la tre giorni ha lasciato il segno.

Una tre giorni piacevolissima che ha lasciato il segno. Tutto questo è stata la bella manifestazione Metelis, organizzata nella sua “edizione zero” dalla Fondazione “Il Vallato” con la direzione artistica di Paolo Notari per presentare i progetti e gli intenti del nuovo ente morale da poco costituito. Tanti incontri interessanti ed iniziative per famiglie e bambini, spettacoli interessanti ed una buona partecipazione di pubblico persino da fuori regione. La prima serata è servita a rompere gli indugi di chi non voleva avvicinarsi, di chi aveva qualche scetticismo. La genialità del direttore artistico Notari si è però fatta notare: i suoi artisti hanno colto nel segno e nel giro di un’ora piazzale Gerani è stato gremito di persone. Ad incantare la folla sono stati le voci di Deborah Valli e della giovanissima vincitrice dello Zecchino d’Oro Anita Bartolomei da Belforte del Chienti (con piacere abbiamo scoperto avere parenti a Matelica e ad Argignano), la comicità “marchigiana” di Piero Massimo Macchini, la bravura della Ciao Rino Band e soprattutto il vigore di un artista della musica come Edoardo Vianello, che nella giornata successiva
abbiamo poi scoperto anche come studioso e appassionato di fontane romane, in uno spettacolo molto singolare e piacevole, all’insegna dei bei filmati e musica d’autore. Vianello con un’ironia pungente e tanta simpatia ha parlato al suo pubblico ed ha anche ricordato come «a Matelica c’ero già stato 30 anni fa e mi piace essere tornato, ma non garantisco di ritornare fra 30 anni…». Di notevole interesse anche la serata finale, che ha visto sul palco grandi nomi dell’enogastronomia per il dibattito
condotto dal giornalista Raffaele Maiorano sul tema «Sua eccellenza vino e tagliatelle», con protagonisti i l’amministratore delegato della «Pasta Luciana Mosconi» Marcello Pennazzi (che ha spiegato le caratteristiche dell’azienda leader a livello nazionale per la pasta all’uovo di qualità), l’antropologo Giacomo Recchioni, il prof. Gianni Sagratini, responsabile del Dipartimento Scienze eno-gastronomiche di Unicam, la giornalista Rosanna Lambertucci (che abbiamo scoperto essere originaria di Fiegni, vicino Fiastra), il medico, sommelier e gastronomo dott. Claudio Modesti. Novanta minuti intensi di informazioni che hanno incollato alle sedie il numeroso pubblico, poi assaggi di tagliatelle e buon vino offerti da Pasta Mosconi e Provima, con la collaborazione della Gma Ristorazione e dell’Enoteca del foyer. La pioggia ha poi rinviato il gran
finale di un giorno, a lunedì 27 settembre con il concerto dei New Trolls al teatro comunale. E per la chiusura di quest’evento bellissimo, offerto gratuitamente alla collettività e che si appresta a diventare un appuntamento con cadenza annuale, l’annuncio che per il 2022 si terrà nei giorni delle feste di Sant’Adriano.

UN GRANDE EVENTO INAUGURALE PER LA FONDAZIONE “IL VALLATO”

Metelis si è aperta venerdì 24 settembre al teatro comunale con un grande pubblico, molto variegato per età e professioni e provenienza, che con attenzione ha preso parte alla tavola rotonda di presentazione della Fondazione il Vallato. Ad intervenire, come da programma, sono stati, oltre al presentatore televisivo e direttore artistico Paolo Notari, il sindaco di Matelica Massimo Baldini, il presidente e fondatore dell’Halley Informatica Giovanni Ciccolini, l’economista ed ideatore della Quadrilatero Mario Baldassarri, il console onorario della Norvegia Gianni Baravelli, il presidente della Fondazione il Vallato Antonio Roversi. Dopo il saluto iniziale del primo cittadino, è stato il fondatore dell’Halley Informatica a spiegare perché era
necessaria una nuova Fondazione, che si ispirasse ai valori che secoli fa portarono a gestire in maniera consortile le acque del vallato cittadino, per muovere le acque delle aziende del territorio.
«Cosa ci ha mosso a far nascere questa nuova fondazione? – ha esordito Ciccolini – La necessità di andare oltre la semplice convivenza, l’obiettivo di cooperare, di tornare a cercare i fini comuni a trovare nella tradizione, a cominciare dalla religione, le nostre radici. Ci viene detto che nelle Marche non siamo ancora pronti per l’internazionalizzazione ed è vero. La piccola idea che abbiamo avuto è proprio rivolta alle imprese dunque, al fine di muovere la cultura della vendita. Lo faremo attraverso una scuola di marketing diretta dalla dottoressa Anna Masturzo con esperti di vendite e manager che daranno spunti, idee e un po’ di struttura sulle vendite».
E’ stato però il prof. Baldassarri poi a puntualizzare come «devo all’insegnamento della mia cara maestra Anna Maccaloni l’aver appreso come le Marche siano una regione al plurale e che trovi la sua omogeneità culturale nelle singole vallate che la attraversano da occidente ad oriente, con una sola eccezione, la vallata che va da nord a sud e che fa da ponte, al cui centro si trova Matelica. Le Marche pertanto le ho sempre considerate come una rete e già negli anni ’60 del secolo scorso avanzai il concetto che le Marche altro non siano che una città-regione con un milione di abitanti, diffusa su un vasto territorio con tanti centri ricchi di storia e di eccellenze. Ben venga dunque la Fondazione ‘Il Vallato’, che, nella sua condivisibile presentazione delle radici, deve tenere in conto la responsabilità della rete, parlando e sostenendo Matelica, ma guardando poi a tutta la regione, lanciando messaggi agli altri Comuni nella nuova realtà del XXI secolo. Con la globalizzazione infatti il metalmezzadro non esiste più e oggi c’è una selezione della razza dove sopravvivono le eccellenze su cui punta la Fondazione. Le radici profonde vanno dunque riscoperte, ma c’è anche una responsabilità di mettersi in rete per fare di mille aghi una spada».
Molto soddisfatto dell’iniziativa si è detto anche il console onorario della Norvegia e della Svezia, Gianni Baravelli, il quale ha sottolineato l’interesse dei paesi scandinavi verso le Marche, «dove esistono paesaggi collinari che tanto attraggono turisticamente le popolazioni norvegesi e svedesi. Inoltre nel tour organizzato oggi dalla vice presidente dell’Unionturismo Barbara Cacciolari, ho avuto modo di intrattenere importanti rapporti con la Confindustria (presente in sala anche il presidente dell’associazione di Macerata Sauro Grimaldi) e la Confartigianato. Io in particolare sono rimasto impressionato dalla ricchezza e dalle potenzialità non a pieno sfruttate nell’ambito enogastronomico».
Parole che sono state colte subito dal presidente della Fondazione “Il Vallato” Antonio Roversi, il quale ha affermato come «questa giornata è stata straordinaria per l’entusiasmo espresso, però Ciccolini, il console e Baldassarri hanno messo in luce alcune criticità evidenti: abbiamo uno dei vini bianchi migliori al mondo, abbiamo imprenditori di successo e prodotti d’eccellenza, ma non sappiamo venderli adeguatamente, siamo i primi a non crederci. Per questo la Fondazione nasce con due anime: la Scuola di Marketing per gli imprenditori e di cui domattina (sabato 25 settembre ndr) qui in teatro presenteremo i programmi, e la Business Community per fornire l’acqua che vorranno coloro che avranno desiderio di fare impresa e creare una comunità per dei valori da recuperare. Al centro di tutto mettiamo la nostra Matelica, ma con un taglio glocal, in un contesto economico nuovo che offre opportunità da cogliere».