MACERATA – I temi affrontati negli ultimi quattro anni dalla manifestazione “Matelica 1473” sono stati oggetto di un incontro, intitolato “Matelica 1473. La manifattura della prima stampa nelle Marche”, svoltosi nella mattinata di giovedì 13 novembre scorso alla Biblioteca statale di via Garibaldi, organizzato dal Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, rappresentata dai docenti Paolo Gobbi e Maria Letizia Paiato, in collaborazione con la Fondazione Il Vallato di Matelica. Relatori sono stati Anna Masturzo e Matteo Parrini che, introdotti dalla professoressa Paiato, hanno presentato in un paio di ore gli obiettivi ed i progetti che nel corso degli anni hanno portato importanti studiosi ad occuparsi del primo incunabolo, stampato a Matelica e quasi sicuramente nelle Marche nel 1473, grazie all’abate benedettino Bartolomeo Colonna e con il patrocinio dei conti Ottoni. Proiettato anche il video realizzato nell’edizione 2024 https://studio.youtube.com/video/URUXxc1Wu5s/edit Al di là però del primato, che è un onore per la città di Matelica, come è stato spiegato al pubblico (composto soprattutto da studenti dell’Accademia, ma anche da illustri docenti universitari dell’Ateneo di Macerata), lo scopo principale di questa manifestazione è riuscire a ricostruire il contesto storico-culturale nel quale si mossero i primi passi della stampa nelle Marche e nell’area appenninica, aprendo così numerosi scenari ancora da esplorare e comprendere meglio. Nel corso degli anni infatti si sono aggiunti tanti tasselli e proprio per questo dal momento della scoperta nel 1938 alla ristampa anastatica, lo scorso ottobre, dell’incunabolo di Matelica si sa sempre di più e attorno a lui stanno iniziando ad apparire figure e personaggi che hanno caratterizzato quell’epoca. A chiudere la mattinata i temi già trattati nell’ultima tavola rotonda, alla quale aveva attivamente partecipato la prof.ssa Paiato, ossia i mestieri, le novità ed i tanti benefici che dalla prima stampa a caratteri mobili sono derivati fino all’informatica e alla stampa digitale contemporanea.