
Ha colto nel segno il primo appuntamento di “Divieto di sosta”
MATELICA – Il buio, il senso del vuoto, il fascino del viaggio nell’ignoto sono stati temi centrali del racconto fatto venerdì 31 gennaio nella sala conferenze della Fondazione Il Vallato dallo speleologo anconetano Maurizio Bolognini, il primo a mettere i piedi all’interno della Grande Grotta del Vento. L’incontro, appuntamento introduttivo della serie promossa dalla Fondazione Il Vallato in collaborazione con l’associazione Senza Filo di Fabriano, registrato da MGA Service, è stato seguito da numerose insegnanti e da ragazzi, tutti parimenti coinvolti nell’appassionante narrazione della scoperta fatta nell’autunno del 1971. Foto e video hanno accompagnato il discorso di Bolognini, intervallato da riflessioni sul senso della vita e soprattutto, visto che tema centrale della manifestazione è il coraggio, sull’audacia e sul valore di un’impresa storica, compiuta da un gruppo di giovani e giovanissimi appassionati di speleologia, che ha cambiato la storia socio-economica di Genga e dintorni, attirando flotte di turisti da ogni parte del mondo per ammirare ciò che la natura aveva generato nel sottosuolo in centinaia di migliaia di anni. La curiosità ha quindi scatenato le domande del pubblico e l’entusiasmo di chi per un’ora ha sentito vicino l’esperienza vissuta oltre 53 anni fa da Bolognini e dai suoi amici del Gruppo Speleologico Marchigiano CAI di Ancona. Tanti gli applausi, meritatissimi, che hanno quindi accolto e salutato il protagonista indiscusso di questo evento culturale, adatto ad un pubblico di tutte le età. Mercoledì 5 febbraio alle ore 21,15 ospite del secondo appuntamento in programma sarà la giornalista fabrianese di Famiglia Cristiana Giulia Cerqueti, impegnata in particolare in materia estera e diritti umani. Per informazioni e prenotazioni: info@fondazioneilvallato.it

